Il telescopio Galileo
Il telescopio Galileo, con uno specchio di 122 cm di diametro, è un elemento ancora attivamente utilizzato per la ricerca scientifica e la didattica. Situato in un complesso progettato negli anni Trenta dall’architetto Daniele Calabi, il telescopio Galileo rappresenta un connubio unico tra storia e innovazione.
Concepito per una doppia configurazione ottica intercambiabile, Newton e Cassegrain, da più di vent’anni è usato solo in questa seconda modalità per osservazioni spettroscopiche e fotometriche.
Nel corso degli anni, il telescopio è stato continuamente aggiornato e potenziato con strumenti sempre più avanzati, passando dalle lastre fotografiche ipersensibili agli attuali CCD digitali. Questa evoluzione tecnologica gli permette di monitorare fenomeni transienti quali novae, supernovae, variabili cataclismiche, comete e asteroidi, e supportare esercitazioni notturne per studenti di diversi corsi di laurea, come astronomia, fisica e geoscienze.
Remotizzato dal 2008, il telescopio può essere controllato via internet, ampliandone le potenzialità didattiche e di ricerca. È anche un banco di prova per tecnologie ottiche avanzate, che saranno fondamentali per i futuri telescopi giganti.
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