La Storia

Il Museo degli Strumenti dell’Astronomia rappresenta l’evoluzione naturale di una tradizione astronomica secolare dell’Università di Padova. Già nel Trecento, con Pietro d’Abano, e successivamente nel Cinquecento, con figure come Copernico e Galileo, l’Ateneo aveva consolidato il proprio prestigio in campo astronomico.

Nel Settecento, grazie all’abate Toaldo, la città di Padova vide nascere la Specola Astronomica, collocata nel castello dei Carraresi, che per oltre due secoli fu il centro degli studi astronomici dell’Ateneo. Tuttavia, il crescente inquinamento luminoso e i progressi nelle tecnologie osservative portarono, all’inizio del Novecento, all’esigenza di una nuova sede lontana dalle luci cittadine.

L’Osservatorio di Asiago e il telescopio Galileo
Dopo varie interruzioni causate dalle guerre mondiali, fu il rettore Carlo Anti a rilanciare il progetto. Nel 1942, l’Università inaugurò l’Osservatorio Astrofisico di Asiago, situato nell’altopiano dei Sette Comuni. Dotato del telescopio Galileo, allora il più grande in Europa, l’Osservatorio divenne un punto di riferimento per la ricerca astronomica.

La progettazione degli edifici fu affidata all’architetto Daniele Calabi, che utilizzò materiali locali e disegnò strutture armonizzate con il paesaggio. Nonostante le difficoltà incontrate a causa delle leggi razziali del regime fascista, che costrinsero Calabi all’esilio, il progetto fu completato con successo, consolidando Asiago come polo scientifico.

La nascita del Museo
Dagli anni Novanta, l’astronomia ha continuato a evolversi, abbracciando nuove tecnologie e strumenti. Gli strumenti storici utilizzati tra gli anni Quaranta e Ottanta del Novecento erano ormai obsoleti, ma il loro valore scientifico e storico ha spinto l’Università a recuperarli e restaurarli. Nel 2006 è iniziato un progetto di conservazione, culminato nel 2008 con l’apertura del Museo degli Strumenti dell’Astronomia.

Situato nell’edificio principale dell’Osservatorio, il Museo espone strumenti di acquisizione e riduzione, fondamentali per gli studi astronomici del passato. Oltre a raccontare la storia della ricerca astrofisica, il Museo conserva strumenti ancora funzionanti, considerati un unicum a livello mondiale.

Un ponte tra passato e futuro
Il Museo non è solo un luogo di memoria, ma anche un punto di partenza per comprendere l’evoluzione dell’astronomia e le sue connessioni con le tecnologie moderne. Esso rappresenta il legame indissolubile tra la lunga tradizione scientifica di Padova e le sfide globali della ricerca contemporanea.

MUSEO DEGLI STRUMENTI DELL'ASTRONOMIA

c/o Osservatorio Astrofisico di Asiago
Dipartimento di Fisica e Astronomia
Via Osservatorio 8, 36012 Asiago
Mail: museo.astronomia@unipd.it