Strumenti di misura
Nel corso degli anni, il telescopio Galileo ha permesso lo studio approfondito di una vasta gamma di oggetti celesti: galassie, stelle novae e supernovae, comete e asteroidi. Questi studi si basavano su tecniche avanzate come la spettroscopia, la fotometria e l’astrometria, rese possibili grazie a strumenti di precisione per l’analisi dei dati.
Gli strumenti, costruiti o perfezionati presso l’Osservatorio o acquistati dai migliori produttori, consentivano di trasformare i dati grezzi raccolti dal telescopio in dati scientifici misurabili. Questo processo, noto come “riduzione dati,” era essenziale per garantire il successo di ogni indagine scientifica. Molti degli strumenti della collezione hanno raggiunto livelli di accuratezza ancora insuperati, contribuendo a scoperte fondamentali per l’astrofisica moderna.
Tra i pezzi della collezione troviamo:
- Misuratore di spettri “Hilger” (Spettrocomparatore): uno strumento di precisione per calibrare le righe spettrali e misurare le lunghezze d’onda.
- Misuratore di lastre “Gaertner”: utilizzato per determinare la posizione e le dimensioni dei corpi celesti su lastre fotografiche con altissima precisione.
- Microfotometri di Moll: consentivano di analizzare la trasparenza degli spettri fotografici e calcolare l’intensità della luce.
- Microfotometri di Hilger: microfotometro è uno strumento progettato per misurare la trasparenza delle righe spettrali su lastre fotografiche.
- Microdensitometro Perkin-Elmer (PDS): uno strumento computerizzato per misurare con rapidità e precisione la densità delle lastre fotografiche.
- Microdensitometro Joyce Loeble: completamente automatico, forniva analisi bidimensionali della densità delle lastre.
- Intensitometro: tracciava i profili di intensità degli spettri fotografici, contribuendo all’analisi quantitativa.
- Fotometro Schnellphotometer: misurava la trasparenza delle lastre per analisi di righe spettrali e magnitudini stellari.
- Fotometro ad apertura fissa: determinava le magnitudini stellari grazie a un fascio di luce fisso.
- Fotometro a iride Becker: una variante avanzata che permetteva di regolare l’apertura per misurazioni precise.
- Comparatore di lastre “Blink”: metteva a confronto lastre fotografiche per individuare variazioni negli astri, come stelle variabili o asteroidi.
- Spettrosensitometro: calibrava le scale di annerimento delle lastre per una corretta interpretazione dei dati spettrali.
Esplora ogni strumento per scoprire come hanno trasformato i dati astronomici in conoscenza.
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